La storia dello stile
Eligere, scegliere è interessante notare che la radice latina della parola eleganza corrisponda a questa parola
Il concetto di eleganza e eleganza una questione di scelta
Dalla filosofia della moda apprendiamo che l’abito…
Fin dall’età del Paleolitico gli esseri uomini sentono l’esigenza di coprirsi con abiti, prima per motivi di carattere climatici attraverso pelli, poi piano piano inizia la customizzazione individuale, un abbozzo di pre realizzazione sartoriale primitiva attraverso pelli raschiare e sistemate insieme attraverso rudimenti d’osso
La vera personalizzazione avviene poi la costruzione dei telai e con la concia dei tessuti, dal I milliannio in poi da Fenici, si iniziano a tingere i tessuti con la poropora
Sono già utilizzati materiali come lino, cotone, canapa, lana, seta, bisso
La ripresa dopo il periodo oscurantista del Medioevo avviene nel II milliannio d.c. dove vengono introdotti molti degli strumenti sartoriali
Di particolare rilevanza per lo stile dopo il 400’ e 500’ in cui vengono commercializzati arazzi, tessuti e broccati
Uno dei periodi più sfarzorsi della storia dello stile è senz’altro il Roccocò che si sviluppa a partire dalla figura del Re Sole e di Maria Antonietta: parrucche, nastri, acconciature ardite
Gli abiti inoltre avevano breve durata solo qualche giorno
Nel neoclassico lo stile ritorna ad essere più sobrio si sviluppa lo stile dandy anche per sottolineare la classe sociale borghese di chi lo indossa
Nel 1857 nasce ufficialmente il primo laboratorio sartoriale di Charles Frederick Worth
Celebre a partire dalla fine dell’800’ sono le tournée le ampie strutture che consentivano alle gonne un volume riconoscibile nella parte posteriore
Divennero poi ritratte anche dagli impressionisti in numerosi dipinti
La Belle Epoque nel periodo successivo è caratterizzata dallo stile liberty e dall’Art Nouvea
Nasce per la prima volta il tailleur
Alla fine della Prima Guerra mondiale le maison più famose
Paquin e Doucet
Celebri gli stilisti che semplificano le forme alla portata di tutti come Poiret
L’influenza nipponica si evince grazie allo stile Japanisme ispirato ai Kimoni orientali
La moda del dopoguerra capello corto sbarazzino, ispirazione alla garconne
Protagonista di questo periodo è la figura di Coco Chanel che creerà il suo stile inconfondibile di eleganza che divieterà icona
Altre figure di notevole rilevanza in questo periodo Elsa Schiapparelli creatrice del rosa shocking e Balenciaga inventore geniale e reinterpreta dello stile classico
Nel dopoguerra è Christian Dior il maggior creatore del New Look nel 1947 la sua celebre giacca bianca in vita e la gonna al polpaccio diventa l’inizio della moda della donna moderna
In Italia saranno l’Atelier della Sorelle Fontana, Valentino e Capucci a definire lo stile Made in Italy
Gli anni 70’ sono caratterizzati dalla nascita della moda pret-a-porter e dalla nascita del Blue Jeans
La moda diventa ribelle, minigonna, contaminazione, street style grazie anche al l’eclettico Yves Saint Laurent
Gli anni 80’ vedono l’Italia e le sue maison trionfare sull’haute couture Armani, Versace, Prada, Valentino, Ferre’, Trussardi, Moschino, Dolce & Gabbana, Gucci
La moda diventa anche modelle star come la Schiffer e Naomi Campbell fra le più famose
Alla fine del XX l’attenzione diventa non solo più allo stile ma anche alla modalità della produzione a basso impatto ambientale: troviamo sempre più proposte vintage, ecologiche e basate sul riuso come a voler dire che lo stile non è solo ciò che sembra ma è soprattutto ciò che è forma e sostanza dell’abito e di ciascuna tendenza